Lettera del Presidente sull’emergenza coronavirus

Carissime, carissimi,
con l’ultimo Decreto del 9 marzo e la possibilità, rilanciata ancora questa mattina dagli organi d’informazione, che norme ancora più restrittive possano essere introdotte per arrestare la propagazione del virus, è necessario che la nostra categoria faccia la sua parte.

L’assenza di disposizioni specifiche inerenti la nostra categoria professionale, perché ancora in via di riconoscimento,  non ci esime dalla responsabilità di suggerire l’adozione di comportamenti che, se adottati collettivamente, possono contribuire ad arginare e a fermare l’epidemia che sta attraversando il nostro Paese.

Pratichiamo con passione una disciplina di contatto primario, mettiamo al primo posto le persone, la loro salute e l’importanza della prevenzione. È il momento di fare appello a questi principi per fare, dolorosamente, la scelta che ci pare più sensata oggi: sospendere l’attività nei nostri studi privati fino a quando l’emergenza lo richiederà. La nostra professione non salva vite ma possiamo contribuire a farlo proteggendo i nostri pazienti e noi stessi dalla diffusione del contagio. A tutti raccomandiamo di attenersi scrupolosamente alle indicazioni delle autorità sanitarie che avevo già richiamato nella precedente comunicazione.

Esprimo a tutti la solidarietà e la vicinanza mia e del Direttivo in questo momento difficile. Facciamo in modo che questa situazione inedita diventi l’occasione per rafforzarci ed essere ancora più uniti: riappropriamoci dei nostri valori fondanti e rafforziamo ulteriormente le nostre competenze. Sarà questo il nostro modo per essere vicini ai nostri pazienti.

Ecco perché stiamo lavorando in queste ore a un programma di formazione smart online e stiamo coinvolgendo i nostri consulenti per organizzare momenti di approfondimento sugli aspetti amministrativi ed economici, anche attraverso dirette sui social media del ROI.

Vi saluto tutti in attesa di darvi presto nuovi aggiornamenti,
Paola Sciomachen, Presidente ROI 

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