PORTIAMOLI A RIO 2016, IL GRANDE SOGNO È REALTÀ

La campagna di comunicazione sociale a sostegno degli atleti disabili in lizza per le paralimpiadi di Rio 2016è giunta al termini con le medaglie di Giulia Ghiretti

Il lungo cammino verso le Paralimpiadi di Rio 2016 è volto al termini con grandi successi per il mondo paralimpico italiano.

Abili allo Sport ha portato a conclusione il proprio progetto di comunicazione sociale Portiamoli a Rio: accompagnare gli atleti parmigiani nel loro progetto olimpico, alcune volte sognato, altre volte sfiorato e in un caso realizzato.

Sono 11 gli atleti che abbiamo sostenuto e individuato per trasformarli in testimonial di sport e di vita, enfatizzando la loro forza ed entusiasmo. Ogni atleta ha ottenuto grandi risultati.

Alessandro Straser è arrivato ad un soffio dalla qualificazione per Rio, settimo ai campionati paralim­pici di Grosseto 2016 nel giugno scorso, ed è diventato campione italiano di lancio del giavellotto a Rieti agli inizi di luglio, con il suo record personale di 18,59mt.

Michela Magnani, nel sitting volley, ha sfiorato la qualificazione alle Paralimpiadi con la squadra az­zurra. Il mo­vimento del sitting volley parmigiano però, ha tanti motivi per sorridere: oltre alla brava Michela, anche l’allenatore Fabio Ormindelli è diventato parte integrante della nazionale. Grande riconoscimento anche per Lucio Mioni, il fondatore del movimento del sitting volley parmigiano, che è stato nominato referente per lo sviluppo del sitting in Emillia Romagna, vedendo così premiati i suoi sforzi e tutto il suo lavoro: la squadra regionale ha vinto il campionato 2016, e la squadra parmigiana Puntoallozero si è confermata una delle migliori realtà nazionali.

Sempre nel sitting, Marco Nicolini ha vinto la sua nuova scommessa, vestire la maglia azzurra e ci racconta “...l’avere mancato la qualificazione alle Paralimpiadi, mi ha lasciato comunque in eredità un nuovo gruppo di amici e la consapevolezza di essere testimonial per nuove future discipline di cui il mondo paralimpico si sta dotando”.

Un anno incredibile quello vissuto da Giulia Ghiretti: la nuotatrice parmigiana ha collezionato record, medaglie e titoli, conquistando anche Rio De Janeiro! Un sogno diventato realtà.

Fortune alterne per il nostro campione di sollevamento pesi su panca Paolo Popoli. I suoi sforzi sono stati vanificati da un’errata comprensione dei regolamenti internazionali da parte della Federazione. Per lui un viaggio a vuoto ai mondiali in Uzbekistan e una grossa delusione personale. Ma “Paolone” non è tipo da abbattersi ed è tornato subito in pista come testimonia il secondo posto ottenuto all’ultima Coppa Italia.

Luca Righetti è un atleta po­liedrico, sempre presente, disponibile e soprattutto prontissimo a cimentarsi in nuove sfide. Oltre a continuare il suo impegno nella nazionale paralimpica di snowboard, Luca si è cimentato nel triathlon insieme agli atleti senza disabilità.

Altro grande campione che abbiamo sostenuto è Luca Viglioli, che dal basket in carrozzina, è passato al sitting volley, all’handbike ed ora al jiu jitsu.

Tra le attività messe in atto e che hanno portato grandi risultati a Portiamoli a Rio non va dimenticata la creazione di un team di professionisti, che si sono messi a disposizione degli atleti per potersi prepa­rare al meglio. Un grandissimo ringraziamento va a Massimo Marenzoni, osteopata DM ROI, al Dott. Federico Cioni, specialista in Scienza dell’Alimentazione e in Medicina Interna e ai preparatori atletici Enzo e Francesco Lanini (parte del team ha seguito la preparazione anche di Federico Bocchia, atleta parmigiano).

L’obiettivo principe di Portiamoli a Rio era quello di sensibilizzare la comunità del territorio, sul mondo della disabilità e delle sue problematiche. La raccolta fondi fatta grazie alla collaborazione con Musica in Castello è stata un grande successo.

Grazie a Portiamoli a Rio si è creato un gruppo di amici, abbiamo fatto conoscere tante diverse di­scipline sportive e offerto ad ognuno un piccolo sostegno per inseguire e cercare di realizzare i propri sogni… non solo olimpici, ma anche i piccoli traguardi quotidiani.

Abili allo sport c’è!

 

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